Tentando di semplificare al massimo la complessa materia, potremmo dire che sono due marchi di “autorizzazione alla messa in commercio”, rispettivamente europeo ed americano, che hanno ciascuno una legislazione molto rigida e normata.
A parte eventuali deroghe, molto limitate ma presenti in questo momento di bisogno, generalmente senza una certificazione CE o FDA non si possono importare o vendere merci nelle rispettive aree commerciali. Detta certificazione è emessa dai produttori ,o dagli importatori come noi che sono equiparati ai produttori ovvero da mandatari del produttore a cui però il produtto re deve dare specifico mandato .(i famosi enti di certificazione necessari per certificare oggetti “complessi” – come già ampiamente duscusso nella sezione normatica sui dpi di questo sito) dopo aver verificato la corrispondenza del prodotto da certificare agli standard di sicurezza e d’uso vigenti nei paesi di destinazione ed effettuato o visionato i test di laboratorio che ne dimostrano la validità e i certificati di qualità che consentono all’azienda produttrice di garantire costanza nella produzione stessa.
Materia sicuramente complessa.

Occupandoci più dettagliatamente di marchiatura CE, visto che siamo in Italia, possiamo dire che questa deve essere ben visibile sulla scatola e/o sul prodotto e realizzata secondo standard di marchiatura molto rigidi. Mentre la marchiatura sulla scatola è obbligatoria, quella sul prodotto no, laddove il produttore non lo ritenga opportuno o praticabile per motivi tecnici o di mercato (come affermato nel REG UE 765/2008).

La presenza di questo marchio ci dovrebbe dare delle garanzie. Almeno in teoria….

Noi siamo storicamente un’azienda di ingegneria che ha sempre progettato, realizzato e venduto elettronica industriale, siamo dunque avvezzi a detti regolamenti visto che il CE si applica a praticamente ogni cosa vendibile. L’analisi di questa normativa e del suo regolamento madre (Il famoso REG UE 765/2008), studiata e applicata in anni ed anni di studio seppur in tutt’altro settore, ci ha insegnato che deve essere emesso un certificato CE (dal produttore a cui l’importatore è equiparato sempre dallo stesso regolamento) dopo aver verificato e raccolto nel famoso fascicolo tecnico tutte le notizie ed i report che dimostrano la rispondenza del prodotto agli standard normati nel settore.

Come azienda importatrice e distributrice di certi prodotti, classificati DPI – Dispositivi per la Protezione Individuale – siamo in prima linea nella verifica di queste informazioni, nonché nell’effettuare test a campione sui vari lotti che acquistiamo per garantire ai nostri clienti la rispondenza dei prodotti agli standard nel tempo. In questo video, un esempio di prima ispezione visiva che svolgiamo sui campioni.

Alcune precisazioni in questo momento di grande complessità e confuzione : un certificato CE emeso da un’azienda che non è il produttore UE o un importatore UE , magari anche validissimo dal punto di vista tecnico e con ampio e argomentato fascicolo tecnico è intrinsecamente NON valido .

Per cui , nessun produttore cinese può autocertificare il CE in proprio , e nessuna azienda che non sia l’importatore può farlo. Fatto salvo un centro di certificazione accreditato in europa a cui il produttore può dare specifico mandato